Shock Economy
Nata a Montréal, in Canada, in una famiglia di origini ebraiche, i genitori di Naomi Klein erano hippy americani emigrati in Canada per evitare la chiamata alle armi durante la guerra del Vietnam. È autrice del famoso saggio No logo, che tratta delle pratiche aziendali delle multinazionali nei paesi in via di sviluppo, è considerato il manifesto del movimento no-global ed è stato tradotto in 28 lingue, divenendo rapidamente un bestseller internazionale. Nel libro Klein ha criticato così duramente Nike, che l'azienda ha pubblicato un documento per rispondere punto per punto alle accuse.
Come giornalista ha ricevuto numerosi premi e ha una rubrica su The Guardian e su The Nation; ha anche pubblicato su testate prestigiose come The New York Times e The Village Voice. In Italia ha collaborato con L'Espresso, Internazionale e Il manifesto. Negli ultimi anni ha lavorato alla stesura del saggio Shock economy, commentandolo con articoli ed interviste per CNN, BBC, Rai, Los Angeles Times e The Washington Post. Nel 2004, inoltre, ha diretto il film-documentario The Take assieme al giornalista canadese Avi Lewis. Il 16 settembre 2014 ha pubblicato il libro Una rivoluzione ci salverà. Perché il capitalismo non è sostenibile, che analizza la situazione dei cambiamenti climatici in relazione al capitalismo selvaggio. Nel 2014, il libro ha vinto il premio Hilary Weston Writers' Trust nella sezione saggistica e nel 2015 era tra i finalisti del premio Shaughnessy Cohen nella sezione saggi politici.
Come giornalista ha ricevuto numerosi premi e ha una rubrica su The Guardian e su The Nation; ha anche pubblicato su testate prestigiose come The New York Times e The Village Voice. In Italia ha collaborato con L'Espresso, Internazionale e Il manifesto. Negli ultimi anni ha lavorato alla stesura del saggio Shock economy, commentandolo con articoli ed interviste per CNN, BBC, Rai, Los Angeles Times e The Washington Post. Nel 2004, inoltre, ha diretto il film-documentario The Take assieme al giornalista canadese Avi Lewis. Il 16 settembre 2014 ha pubblicato il libro Una rivoluzione ci salverà. Perché il capitalismo non è sostenibile, che analizza la situazione dei cambiamenti climatici in relazione al capitalismo selvaggio. Nel 2014, il libro ha vinto il premio Hilary Weston Writers' Trust nella sezione saggistica e nel 2015 era tra i finalisti del premio Shaughnessy Cohen nella sezione saggi politici.
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