Il coronavirus e il rilancio del compromesso tra socialismo e liberalismo
Fonte "Pandora Rivista"
Questo contributo fa parte di un dibattito su temi sollevati dall’articolo che apre il numero 6/2019 della Rivista «il Mulino», dal titolo Perché la democrazia è in crisi? Socialisti e liberali per i tempi nuovi, scritto congiuntamente da Giuseppe Provenzano ed Emanuele Felice. Tra i temi sollevati nella discussione la parabola storica del liberalismo e il possibile incontro con il pensiero socialista, le cause delle disuguaglianze, il ruolo e l’apporto delle culture politiche ai cambiamenti storici, le chiavi per comprendere il cambiamento tecnologico, le forme della globalizzazione e la crisi ambientale. Per approfondire è possibile consultare l’introduzione del dibattito con l’indice dei contributi pubblicati finora.
per consultare l'articolo di Pandora clicca su questo link
Mi sembra che questo articolo si inserisca pienamente nel filone di pensiero che abbiamo aperto con La domanda giusta.
Che diritti sociali e diritti civili siano andati di pari passo è asserzione riferibile solo ad un periodo ormai remoto, quando le identità delle forze politiche ed il loro ruolo erano definite. Ormai da trent'anni questa affermazione non è più attuale: abbiamo semmai assistito al depauperamento dei diritti sociali, con il contributo attivo della sedicente sinistra e ad una modesta avanzata dei diritti civili che, pur scontrandosi con una situazione culturale che ne ostacola il percorso, non arrecano danno alcuno né ai mercati né all'evoluto liberismo.
RispondiEliminaSono d'accordo. Infatti gli autori credo si riferiscano a quella stagione che precede il "crollo". Da allora in poi le insufficienze della sinistra sono state tali non solo da non arrecare alcun danno né ai mercati né all'evoluto liberismo, ma di lasciare che si affermasse senza colpo ferire quella che abbiamo definito Anarchia feudale finanziaria... La sinistra da allora ha giocato in difesa, sostanzialmente accettando che le regole del gioco le dettassero altri, che non avevano nemmeno bisogno di regole per giocare...
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